Pit Formento, assessore alla cultura ha ritenuto che la proposta di AltreOltre fosse più che
adeguata al tema dell'anno "F for Fake": «Abbiamo ricevuto tante proposte dalle associazioni, con progetti vari e variegati, nei diversi ambiti culturali, e questo ha la specificità di indagare il tema del falso intrecciandolo con quello del feticcio», spiega l'assessore.
Ma la mostra sul feticismo a Schio ha lasciato senza parole più di qualche politico locale con commenti tra i più eterogenei: da chi la condanna apertamente a chi appare più tollerante purché non ci siano "cadute di stile".
«Sono allibito da questa notizia - commenta Valter Orsi della Lega Nord -; mai mi sarei aspettato una mostra del genere perlopiù patrocinata dal Comune di Schio. Sicuramente non sarò tra i visitatori. L'assessore alla cultura questa volta ha toccato il fondo, spero solo che non si vada a toccare il tema religioso, ne rimarrei disgustato».
Diversa l'opinione di Alberto Bressan del Pdl: «In generale non ci piacciono i moralisti e i benpensanti. L'arte per definizione "costringe" la persona a mettere in gioco, in maniera anche radicale, le proprie aspettative, le proprie convinzioni, i propri schemi mentali precostituiti. L'arte a volte è il mondo rovesciato che genera creatività diffusa. Attenzione: sempre se quello che vedremo a palazzo Fogazzaro sarà arte; la pornografia sia ben chiaro è tutt'altra faccenda».
«Sono attento alle proposte di questi giovani artisti - afferma Vasco Bicego del Pd - e visiterò anche questa mostra da loro organizzata. Nel 2010 le provocazioni sono da considerare altre, non il fetish». A.L.
http://www.ilgiornaledivicenza.it/stories/Provincia/155102__hanno_toccato_il_fondo_bene_cos_purch_non_si_cada_nel_pornografico/
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